Come se sei un possessore di un iPhone o di un iPad avrai sicuramente sentito parlare di Jailbreak, se sei un possessore di un dispositivo Android, la tua parola tormentone è indubbiamente Root. Ma che cos’è il Root di un dispositivo Android? A cosa serve? Come si ottiene?
Diciamo innanzitutto che il Root non si ottiene, casomai si ottengono i diritti di Root che, sostanzialmente, vi consentono di fare un po’ ciò che volete con l’intero sistema operativo e che, per lo stesso motivo, non sono concessi ovviamente su nessun dispositivo nativamente. Con i diritti di Root (o privilegi di Root) sarete in grado di accedere a tutti i file di sistema, cancellarli, modificarli o sostituirli, impostare manualmente la frequenza del processore per aumentare le prestazioni o risparmiare batteria, effettuare il backup di tutte le applicazioni installate (anche quelle di sistema) complete di tutti i loro dati, rimuovere tutte quelle applicazioni a voi inutili ma installate nativamente nel dispositivo e che solitamente non si possono disinstallare, spostare tutte le applicazioni nella microSD esterna per liberare spazio nell’archivio del dispositivo (anche quelle che solitamente non vogliono traslocare 😎 ), personalizzare completamente a vostro piacimento il layout del dispositivo e molto altro ancora. Insomma, se non fosse per il fatto che ottenere i diritti di Root invalidi la garanzia del dispositivo, indubbiamente per i più smanettoni risulta essere un’operazione davvero molto vantaggiosa. Tenete presente comunque che con il tool che vi presentiamo oggi, sarete anche in grado di ripristinare tutto come in origine in qualunque momento, anche se, nonostante la procedura di Root risulti essere alquanto semplice da eseguire, mettete sempre in conto che se qualcosa dovesse andare storto durante il processo, potreste ritrovarvi con in mano un costosissimo fermacarte al posto del vostro amato Smartphone.
Detto questo passiamo alla fase operativa e vediamo insieme come ottenere i diritti di Root sui dispositivi Android. Per ottenerli ci affideremo ad un software semplice ma molto potente, in grado di farvi ottenere i privilegi di Root tanto desiderati con un solo click sulla quasi totalità dei dispositivi Android presenti sul mercato (potete verificare qui la compatibilità), parliamo di Kingo ROOT. Potete effettuare il download dell’eseguibile per l’installazione di Kingo ROOT o dal sito del produttore a questo link, o direttamente dai cloud riservati ai nostri lettori a quest’altro link.
Nel caso vogliate provare software alternativi vi consiglio vivamente di dare un occhio all’articolo 7 Best Android Root Software with or without Computer ( I 7 Miglior software di root per Android con o senza computer) che potete trovare all’indirizzo https://joyofandroid.com/android-root-software/.
Tornando a noi, ora che avete ottenuto il file di installazione di Kingo ROOT, eseguitelo con un doppio click e confermate l’eventuale richiesta di autorizzazione del controllo account utente cliccando su Si. Vi trovate ora di fronte alla schermata iniziale del programma di installazione di Kingo ROOT, cliccate su Next e nella schermata successiva mettete la spunta su I accept the agreement. Confermate l’operazione cliccando nuovamente su Next.
Nelle tre schermate successive potete cliccare tranquillamente su Next a meno che non vogliate selezionare un percorso di installazione particolare, nominare la cartella del programma con altro nome o non creare uno shortcut sul desktop per l’avvio rapido dell’applicazione.
Ora non vi resta che cliccare su Install e successivamente su Finish per terminare l’installazione ed avviare Kingo ROOT.
E’ ora arrivato il momento di connettere il vostro dispositivo Android al Pc, ma prima di farlo dovete solo assicurarvi di un’ultima cosa, che abbia attiva la funzionalità Debug USB. Per verificarlo o attivarla potete seguire le semplici indicazioni messe a disposizione dalla stessa softwarehouse a questo link.
Una volta connesso, il vostro dispositivo verrà riconosciuto dopo pochi secondi, ricordatevi di togliere la spunta dalla voce Try the best free game modfor COC/MCPE e cliccate sul pulsantone ROOT. Non vi resta che attendere il termine dell’operazione, la finestra di conferma dell’ottenimento dei diritti di ROOT e scollegare il dispositivo.
Nel caso voleste per qualunque motivo riportare allo stato originale le condizioni del vostro dispositivo Android appena Rootato, o per verificarne lo stato del Root, ricollegatelo al Pc, riavviate Kingo ROOT e, cliccate su REMOVE ROOT per ripristinare le condizioni originali o controllate semplicemente lo stato di Root in alto a sinistra.
Andato tutto bene? Immagino proprio di si, la percentuale di non riuscita dell’operazione risulta essere davvero molto molto bassa. In ogni caso, per eventuali domande, chiarimenti o segnalazioni di link non funzionanti, vi invito come sempre ad utilizzare l’apposita sezione Commenti in fondo all’articolo. Non dimenticatevi di iscrivervi alla nostra Newsletter, a presto!