Fin dalla sua prima apparizione nel mercato dell’informatica, il Raspberry Pi ha sempre trovato il modo di far parlare di se e grazie ai suoi costanti perfezionamenti hardware si sta rivelando sempre di più un microscopico PC idoneo a un po’ tutte le occasioni. Nel nuovo Raspberry Pi 3 troviamo infatti installato un processore Quad Core ARMv8 da 1,2GHz a 64 bit, anche se in realtà questo trasferimento alla nuova piattaforma a 64 bit non risulta essere stato ancora sfruttato, in quanto la RAM a disposizione resta comunque limitata ad 1 Gb (LPDDR2).
E’ questa infatti la limitazione per la quale le grandi distribuzioni multimediali come OpenELEC, quelle videoludiche come Retropie ed i sistemi operativi come Raspbian sviluppati per Raspberry Pi 3 rimangono basate su software a 32 bit. Resta comunque il fatto che il supporto a 64 bit lascia intendere la volontà di aumentare, nei modelli successivi, la quantità di RAM a disposizione.
Nel nuovo Raspberry Pi 3 possiamo trovare tutto il necessario per trasformarlo in un PC perfetto per ogni esigenza. La GPU (VideoCore IV Multimedia Dual Core) con clock da 400MHz (nel Pi 2 erano solo 250MHz) è integrata sullo stesso chipset del processore principale (un Broadcom BCM2387) ed è perfettamente in grado di gestire la grafica in 3D anche se, scaldando molto, è consigliabile utilizzare un dissipatore di calore da poter acquistare a parte. Da alcune prove svolte si è infatti potuto apprendere che la CPU del Raspberry Pi 3 può raggiungere temperature prossime ai 100°C dopo solo pochi minuti di utilizzo intensivo.
Una grande novità introdotta nel Raspberry Pi 3 è la scheda di rete Wi-Fi (802.11b/g/n) che comprende anche quella Bluetooth 4.1 (Low Energy). Questo completamento della connettività integrata, permette finalmente di liberare spazio tra le 4 porte USB disponibili, che molto spesso venivano utilizzate per ospitare adattatori Wi-Fi o Bluetooth. Per alimentare il Raspberry Pi 3 è possibile utilizzare un comunissimo alimentatore Micro USB da smartphone in quanto l’amperaggio minimo richiesto è di soli 0,7 A, anche se, per non rischiare di incappare in problemi di stabilità del sistema, si consiglia l’utilizzo di un alimentatore da 2,5 A in grado di fornire circa 10 Watt di potenza sfruttabile.
Se messo a confronto con il Raspberry Pi 2, il Raspberry Pi 3 risulta essere evidentemente molto più performante, al punto da poterlo trasformare in un apprezzabile PC per l’uso quotidiano (con l’utilizzo del sistema operativo basato sulla distribuzione Raspbian), un ottimo media center da poter utilizzare con Kodi nel salotto di casa propria per visionare contenuti a 1080p senza alcun rallentamento (utilizzando OpenELEC), oppure una piccola console di gioco per gli appassionati di retrogaming (utilizzando Retropie) per poter giocare tranquillamente in modalità full speed (50fps e 60 fps) con emulatori particolarmente pretenziosi in termine di risorse hardware. Ma vediamo il Raspberry Pi 3 nel dettaglio.
Il Raspberry Pi 3 nel dettaglio
1 – CHIPSET BROADCOM BCM2837
Il SoC integra la GPU, il processore e parte della memoria RAM. Le stime parlano di un aumento di velocità di circa 50% rispetto al vecchio Broadcom BCM2836 montato sul Raspberry Pi 2 e di prestazioni addirittura dieci volte superiori rispetto al Raspberry Pi.
2 – PORTE USB
Anche se le speranze di molti arano di trovare delle porte USB 3.0, le porte USB del Raspberry Pi 3 sono di tipo 2.0. Il grosso vantaggio però, come dicevamo precedentemente, sta nel fatto che, essendo i moduli Wi-Fi e Bluetooth integrati nel device, tutte le 4 porte USB presenti rimangono libere per il collegamento di altre periferiche.
3 – USCITA HDMI (Rev. 1.4)
Questa è l’uscita video Full HD a 60 fps con audio digitale che permette il collegamento del Raspberry Pi 3 a monitor e TV.
4 – PORTA ETHERNET
E’ la classica porta ethernet che consente il collegamento del Raspberry Pi 3 al router di casa attraverso un cavo RJ-45. Anche in questo caso le aspettative di molti erano di trovare una nuova giga lan, invece la porta installata resta una 100 Mb/s come quella precedentemente montata sul Pi 2.
5 – MODULO WI-FI – BLUETOOTH BCM43438
Il nuovissimo chip combo Wi-Fi – Bluetooth permette di gestire l’intera connettività del Raspberry Pi 3. Il chip infatti, oltre alla connettività Wi-Fi (802.11b/g/n), supporta anche il Bluetooth a basso consumo energetico (BLE) ed utilizza frequenze infrarosse legali in tutto il mondo.
6 – SPINOTTO JACK DA 3,5 mm
Questo spinotto jack da 3,5 mm potrebbe sembrare a prima vista una classica presa cuffie ma, in realtà, è in grado di offrire una connessione audio/video di tipo analogico. Il jack infatti dispone di 4 poli di collegamento, uno per la parte video, due per l’audio stereo e l’ultimo per la massa. Attraverso questa uscita è possibile collegare il nuovo Raspberry Pi 3 ai vecchi televisori muniti solamente di presa SCART.
7 – CAMERA INTERFACE (CSI)
Attraverso questo connettore è possibile collegare al Raspberry Pi 3 una apposita webcam senza andare ad occupare una delle porte USB presenti. Questa caratteristica può essere molto utile nel caso si vogliano creare dei sistemi di videosorveglianza basati su Raspberry.
8 – 40 PIN GPIO
Questo fantastico pettine consente di collegare al Raspberry Pi 3 dei circuiti elettrici attraverso l’utilizzo di semplici cavetti di rame, così da poter usufruire dei segnali di ingresso/uscita digitali, di bus seriali (I2C, SPI, seriale asincrono) ad alimentazioni 3,3V e 5V (proprio come avviene per Arduino). Non scordiamo infatti che il Raspberry resta pur sempre il computer single-board più utilizzato al mondo da sviluppatori, makers ed appassionati di fai da te.
9 – SLOT MICRO SD
Essendo in sostanza l’equivalente del disco rigido in un PC, non poteva ovviamente mancare lo slot Micro SD (taglio minimo 8Gb) dove poter installare il sistema operativo del nostro Raspberry Pi 3. In questo caso, l’unica differenza con in Raspberry Pi 2 è che lo slot non è più di tipo push-pull.
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